Quest’anno la Fondazione Salvare Palermo Onlus partecipa alla manifestazione LE VIE DEI TESORI organizzata dall’Università degli Studi di Palermo.
Abbiamo estratto per voi il calendario delle passeggiate e degli eventi curati da Salvare Palermo. Alleghiamo il programma completo.
Per informazioni e prenotazioni è attivo il call center 09123893000 tutti i giorni dalle 10 alle 18.
Passeggiate di Salvare Palermo nell’ambito de “Le vie dei tesori”
Domenica 5 e sabato 18 ottobre alle 10
I giardini dei Danisinni
Attraverso la visita di giardini privati, pertinenze di abitazioni signorili, case di corte, ospizi e conventi nell’area compresa tra via Cappuccini e via Danisinni, si giunge al centro del comprensorio di Danisinni, antichissimo quartiere fuori le mura, che si sviluppa per circa 12 ettari all’interno di una depressione naturale occupata fino al XVI secolo da uno stagno alimentato dalle acque del fiume Papireto. Il pur modesto impianto originario è assai compromesso dall’abusivismo edilizio, sopraelevazioni e superfetazioni che hanno comportato anche l’occultamento delle numerose grotte naturali e dei pochi edifici di pregio esistenti. Ma il borgo, con i suoi orti fertili, i giardini che lo circondano e la sua storia millenaria, ha un fascino antico, legato alla presenza dell’acqua e alle cave di pietra, ai mestieri scomparsi delle lavandaie e dei pirriatori, e persino all’isolamento – di cui ha sempre sofferto – nei confronti della vicinissima città. A condurre la passeggiata una vera squadra di esperti.
A cura di Salvare Palermo
Con Lelia Collura e Sabrina Leone, Gianluigi Pirrera, Fra’ Mauro Billetta, Pippo Morello, Ornella Amara, Giada Guccione Bruni
Codice passeggiata: P-13
Raduno: Bar Santoro di Piazza Indipendenza
Partecipanti: Max 50
Durata: 2 ore
Quota: 3 euro (comprensivo di audio guida)
Sabato 11 e domenica 19 ottobre alle 10
Le mura perdute, le mura ritrovate
Tre studiosi condurranno l’itinerario, che si sviluppa lungo un tratto delle mura meridionali della città in gran parte perdute ma in parte ancora esistenti, seppur sconosciute perché quasi privatizzate. La passeggiata si snoda nel verde: da quello dell’antico giardino Cattolica (ora dell’Hotel Jolly) in cui si erge la parte residua del bastione Vega, su cui nell’Ottocento l’architetto Giuseppe Patricolo ha realizzato l’ampliamento neo-medievale del Palazzo Baucina, al giardino delle monache di Santa Teresa alla Kalsa. E ancora dal giardino dello Spasimo fino, oltre la piazza Magione, al giardino sul bastione di Santa Venera, dal nome della chiesa che là sorge, laddove era la Porta di Termini.
A cura di Salvare Palermo e del Laboratorio di restauro dei monumenti,
con Roberta Lena, Salvatore Di Frisco e Renata Prescia
Codice passeggiata: P-25
Raduno: porta dei greci, via Foro Umberto I
Partecipanti: Max 50
Durata: 2 ore
Quota: 3 euro (comprensivo di audio guida)
Domenica 12 e sabato 18 ottobre alle 10
Il piede fenicio di Palermo
Un balzo indietro di circa duemila anni: la passeggiata prevede, infatti, di percorrere la parte settentrionale della prima cinta muraria della città. L’itinerario si sviluppa ai bordi di quella lingua di terra calcarenitica – chiamata dagli studiosi “piede fenicio” – inscritta tra il Kemonia e il Papireto. Le “pietre” e gli spazi visitati ricomporranno l’immagine di quella che fu la Ziz punica, la Panormos romana prima e la Balarm araba dopo. Il viaggio nel nostro passato remoto, guidato da un esperto della storia e dell’architettura cittadina, prenderà il via dalla parte tirrenica estrema – il Piano di Sant’Antonio – per proseguire in senso antiorario lungo Salita Sant’Antonio, via Celso, corso Alberto Amedeo, porta Nuova, seguendo così il suggestivo tracciato descritto dal viaggiatore iracheno Ibn Hawqal nel lontano 972.
A cura di Salvare Palermo, con Francesco Andolina
Codice passeggiata: P-36
Raduno: piazzetta Arezzo
Partecipanti: Max 50
Durata: 2 ore
Quota: 3 euro (comprensivo di audio guida)
Sabato 18 e domenica 19 ottobre alle 10
La città fuori le mura
E’ un tratto frequentatissimo della città ma di cui troppo spesso si ignorano sia le bellezze sia la storia. Ecco quindi l’occasione per porre riparo a queste lacune, grazie alla guida di una profonda conoscitrice dell’architettura cittadina. Raduno sul Piano di Sant’Oliva (piazze Castelnuovo e Ruggero Settimo), per poi percorrere via della Libertà fino a piazza Croci, soffermandosi in più punti del tragitto. In via delle Croci, sosta davanti alla chiesa di Santa Maria di Monserrato; si parlerà della villa del duca di Bivona, di Villa Bordonaro alle Croci e sarà indicato dove sorgeva Villa Deliella, distrutta in una notte durante il “sacco” di Palermo; si proseguirà all’interno del Giardino Inglese per uscirne dal lato nord in via Duca della Verdura; sosta in piazza Alberico Gentili, davanti a Villa Zito; poi via Marchese Ugo per vedere dall’alto il giardino Falcone–Morvillo (già Garibaldi) e l’unica chiesa di Palermo intitolata a Santa Rosalia, opera di Ernesto Basile.
A cura di Salvare Palermo, con Adriana Chirco
Codice passeggiata: P- 48
Raduno: Davanti al Teatro Politeama, piazza Ruggiero Settimo
Partecipanti: Max 50
Durata: 2 ore
Quota: 3 euro (comprensivo di audio guida)
Eventi di Salvare Palermo nell’ambito de “Le vie dei tesori”
Sabato 25 ottobre alle 15
Il recupero di Palazzo Lampedusa
A distanza di 70 anni una cordata di privati ha acquisito il palazzo di residenza dal 1859 di Giulio Tomasi Valguarnera di Lampedusa, costruito alla fine del XVI secolo da Cesare d’Aragona e rifatto nel 1620 dal fratello Ottavio. Il palazzo, successivamente sede di un reclusorio e poi del Collegio dei Nobili, aveva doppie corti interne porticate. Già colpito nel 1860, fu quasi interamente distrutto dai bombardamenti del ’43, ma oggi sta per tornare a essere una residenza “com’era e dov’era”. Una visita per scoprire un mondo, tra arte, storia e letteratura.
A cura di Salvare Palermo, visita a cantiere aperto con Alice Franzitta
Codice Evento: E-70
Via Bara all’Olivella
Durata: 1 ora e mezza
Non accessibile ai disabili
max 50 persone
Tavola rotonda Domenica 26 ottobre alle 18
Il centro storico, è vivo o è morto?
È il centro storico più grande d’Europa ma è anche quello che ha il non invidiabile primato della più lunga permanenza delle rovine della guerra. Il dibattito sulla Palermo antica è diventato quasi simbolico del destino della città stessa, delle sue contraddizioni, delle sue spinte in avanti, delle sue incrostazioni ataviche. A 71 anni dal bombardamento alleato che ha cambiato per sempre il volto di Palermo, storici della città, filosofi, paesaggisti, architetti restauratori, geografi urbani, psicoanalisti, riflettono con la città sul futuro del centro storico, abbandonato da istituzioni e cittadini migrati in massa verso le zone nuove della speculazione edilizia, e adesso protagonista di un difficile processo di recupero avviato nel 1993 col Ppe. Un processo che ancora necessita di grandi energie economiche ma anche culturali e sociali.
In collaborazione con Salvare Palermo
Con Malde Vigneri, Francesco Doglioni, Vincenzo Guarrasi, Massimo Venturi Ferriolo e con l’Assessore Emilio Arcuri
Codice Evento: E-95
Steri, Sala delle Capriate
piazza Marina 61
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Le vie dei tesori, un consuntivo positivo, di Rosanna Pirajno