Autore: Frate Innocenzo da Petralia (attr.)
Collocazione: Chiesa di San Nicolò di Bari all'Albergheria, braccio destro del transetto
Epoca: XVII sec., prima metà
Materiali: legno scolpito (tiglio?), ceralacca, corda di canapa, pergamena
Curatorice per la Fondazione: Silvana Lo Giudice
Sponsor: Fondazione Salvare Palermo, ANFE, Viabizzuno, Velarredo
Restauro realizzato nel 2013
Il Cristo spirante è posto su una croce di legno trattata a finto marmo, appesa su lastre di marmo nero (imperiale?) intervallate e incorniciate da fasce lignee in finto marmo.
Il Cristo esprime un alto grado di grande drammaticità ed in tal senso si ricollega ai temi iconografici della Controriforma, nonché anche al sentire barocco nell’avvitamento del corpo.
L’intervento di restauro, che si è svolto all’interno della stessa Chiesa nel corso di due mesi, si è rilevato abbastanza impegnativo sul corpo di Cristo: alla iniziale pulitura della superficie eseguita chimicamente con solventi a tampone ed alla rimozione della stuccatura dei fori con impacchi di solventi e con un intervento meccanico a bisturi, è seguito il consolidamento molto profondo, la ricostruzione delle parti mancanti delle mani e del perizoma e la protezione finale.
Riferimenti bibliografici: Il Cristo in croce riportato alla luce, di Silvana Lo Giudice e Anna Tschinke, in Per n. 36 maggio-agosto 2013, pp. 4-7; Frate Innocenzo e il crocifisso di San Nicolò, di Antonio Cuccia, in Per n. 36 maggio-agosto 2013, pp. 8-9