Riferimenti Bibliografici:
Maria Concetta Gulisano, Due Madonne tornate a risplendere, «Per» n.0, 2001, pp. 24-25
Vivi Tinaglia, La basilica di San Francesco d’Assisi a Palermo. Storia delle trasformazioni e dei restauri, Ed. Salvare Palermo, 2005
La Madonna si trovava in origine nella cappella gentilizia di Giacomo de Chirco, edificata nella seconda metà del '400. In seguito tra il 1630 ed il 1639, i rilievi vennero spostati, per volere della famiglia Alliata erede dei de Chirco, nella sede attuale dove, forse per meglio adattarli alla nuova collocazione, furono arbitrariamente ricomposti, come si evince peraltro dalle testine di cherubi in parte nascoste dagli archetti trilobi dell'arco. La data di costruzione della cappella ci consente di circoscrivere, grossomodo intorno a quegli anni, la realizzazione dell'opera e di confermare, soprattutto alla luce della recuperata leggibilità, l'attribuzione a Pietro de Bonitate, artista lombardo impegnato in quel periodo nelle sculture dell'arco di Mastrantonio in qualità di socio di Francesco Laurana.
Maria Concetta Gulisano