Sabato, 29 Gennaio 2000

L’altare scolpito con San Giorgio e il drago


Autore: Antonello Gagini
Collocazione: Palermo, Basilica di san Francesco d’Assisi - Epoca: 1526
Sponsor: Fondazione Salvare Palermo e W.M.F.
Curatori: Vincenzo Scuderi
Esecutore del restauro: Serena Bavastrelli
Restauro eseguito nel 2000

Riferimenti bibliografici:
Maria Concetta Gulisano, La decorazione scultorea della cappella dei lambardi in San Francesco d’Assisi, in «Salvare Palermo» n. 14, 2000, pp. 32-36

Serena Bavastrelli, San Francesco: l’impegno continua, in «Salvare Palermo» n.15, 2000, pp.33-34
Vivi Tinaglia, La basilica di San Francesco d’Assisi a Palermo. Storia delle trasformazioni e dei restauri, Ed. Salvare Palermo, 2005

L'altare di San Giorgio, smontato e rimontato più volte, un tempo pertinente alla cappella dei Genovesi, è oggi collocato nella seconda cappella della navata destra della chiesa trecentesca. Esso raffigura la principessa ed il drago, al centro di un’edicola arricchita da una coppia di colonne, due lesene con medaglioni di santi e rilievo di Madonna con il Bambino nel timpano. La composizione tende a ricercare, attraverso le differenti modulazioni del rilievo, l'illusione della distanza e della profondità spaziale: si va da un primo piano fortemente ravvicinato e plasticamente ben definito, costituito dall’immagine del drago e dal gruppo equestre, a quelli sempre più digradanti fino al rilievo bassissimo, quasi uno stiacciato, dello sfondo di paesaggio dove sottili vibrazioni luministiche determinano, assieme alla originaria coloritura dovuta ad Antonello Crescenzio (e di cui rimangono ormai poche tracce) un sorprendente effetto pittorico e chiaroscurale.

Maria Concetta Gulisano

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