Giovedì, 19 Maggio 2005

Arco della Cappella Alliata

Autore: Domenico Gagini
Collocazione: Palermo, Basilica di san Francesco d’Assisi - Epoca: Sec. XV
Sponsor: Fondazione Salvare Palermo, Fondazione Banco di Sicilia
Curatori: Vincenzo Scuderi
Esecutore del restauro: Serena Bavastrelli
Restauro eseguito nel 2005

Riferimenti bibliografici:
Evelina De Castro, Il restauro della cappella Alliata in San Francesco, «Per» n.13, 2005, pp.26-27
Vivi Tinaglia, La basilica di San Francesco d’Assisi. Storia delle trasformazioni e dei restauri, Ed. Salvare Palermo, 2005

La cappella funeraria cui l'arco dà accesso fu commissionata nel 1465 da Gerardo Alliata, banchiere pisano trapiantato a Palermo come tanti altri suoi connazionali, che nel 1488 vi dispose la propria sepoltura; è probabile, se si guarda al suo linguaggio formale-decorativo, che esso sia stato realizzato qualche decennio dopo, quando altri Alliata vengono seppelliti nella cappella e nelle tombe tuttora visibili. L’arco non contiene formelle plastico-narrative ma affida prevalentemente la sua espressione agli elementi architettonico-lineari, connotati anzitutto dell’armonico rapporto proporzionale dei tre fondamentali elementi compositivi, le due slanciate paraste, la misurata trabeazione ed il nitido "tutto sesto" dell’arco sottostan¬te, con l'ultima ghiera rialzata che gli conferiscono un leggero chiaroscuro, si arricchisce poi di un ampio repertorio ornamentale tratto dall’antico e ricco di candelabre, mascheroni, fra cui spiccano le due teste a rilievo delle lunette, veri e propri "cammei di gusto ritrattistico riferibili a personaggi concreti, forse i committenti. Si tratta, evidentemente, di propaggini di cultura e gusto tosca¬ni-rinascimentali, sull'asse, per così dire, Brunelleschi - Michelozzo.

Evelina De Castro

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