Autore: Vincenzo Scuderi
Anno: 1991
Edizione: Salvare Palermo
Collana: Conoscere e Tutelare n. 1
Disponibilità: No
Le ville della Piana dei Colli e di Mezzomonreale costituiscono un cospicuo patrimonio palermitano di storia e d'arte, aggredito dalla città in espansione, trascurato e talora abbandonato, oltre che dalle autorità cui sono istituzionalmente affidati il territorio ed i suoi beni culturali, anche dagli stessi proprietari o possessori. Esse vanno progressivamente deteriorandosi, ancor prima che amatori d'ogni parte del mondo, e la stessa cittadinanza, abbiano potuto prendere contezza della sua reale consistenza e qualità, data la natura privata e, quindi, riservata del bene. Le prime due pubblicazioni di Salvare palermo hanno per oggetto due ville villa Spina e villa Resuttano, entrambe edificate fuori città in quella che fu la conca d’oro, lungo una delle tre direttrici di sviluppo che la città si diede nel corso dei due secoli scorsi.
Villa spina fu costruita dalla famiglia Vanni la torre di san vincenzo nel 1676. La decorazione pittorica che, pur estendendosi in taluni casi agli esterni (ma essa è ormai sbiaditissima), rappresenta la più cospicua caratteristica degli interni. Gli affreschi settecenteschi del piano nobile hanno come tema motivi arcadici di scene pastorali con allegorie stagionali, sono attribuiti al pittore romano gaspare fumagalli e alla sua scuola , le tempere del piano inferiore, più tarde sono realizzate in stile pompeiano a testimonianza di come a cavallo tra il 1700 e il 1800 nei pittori siciliani l’ispirazione romana sia stata sotituita da quella napoletana.