Venerdì 10 gennaio alle ore 16,30, presso il salone della Società Siciliana per la Storia Patria, si è svolta la cerimonia di consegna del IX Premio delle associazioni, premio assegnato annualmente a personalità della cultura che abbiano partecipato alla vita sociale, artistica, economica, scientifica nell’ambito della Regione siciliana e che abbiano operato con manifesti vantaggi per la collettività.
Il Forum delle Associazioni, costituito da Associazione Amici dei Musei Siciliani, Associazione Dimore Storiche, Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell'Arte, Fai delegazione di Palermo, Italia Nostra sede di Palermo e Fondazione Salvare Palermo, quest'anno ha premiato il prof. Gioacchino Lanza Tomasi, musicologo di fama internazionale ed erede e custode della memoria di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Questa la motivazione ufficiale:
Due i principali aspetti che caratterizzano la ricca e complessa personalità culturale di Gioacchino Lanza Tomasi. Il primo, che diremo più propriamente professionale, è quello della musica e della musicologia. Lanza Tomasi infatti ha cominciato a vivere, già appena trentenne, le esperienze di direzione artistica di festival, di grandi complessi musicali (dall’Orchestra sinfonica e Coro della RAI di Roma, all’Accademia Filarmonica Romana, al Teatro dell’Opera di Roma, al Massimo di Palermo) fino alla carica di soprintendente al Teatro San Carlo di Napoli dal 2001 al 2007. A questa attività di “trincea” costellata di successi e fortemente indirizzata alla valorizzazione di un teatro musicale rinnovato e di avanguardia realizzato da artisti, musicisti, scenografi delle più giovani leve, Lanza Tomasi ha coniugato l’insegnamento universitario di Storia della musica tenuto nelle Università di Salerno prima e di Palermo poi, ove sarà ordinario dal 1983, fino alla quiescenza nel 2007.
Dopo di allora la passione da un lato e la notorietà internazionale nel frattempo acquisita lo porteranno per cicli di lezioni negli Stati Uniti a Princeton, a Edimburgo e più di recente a Monaco di Baviera. E del resto rimane un punto fermo nella storia di Lanza Tomasi la direzione dell’Istituto italiano di cultura di New York, cui fu chiamato per chiara fama e che tenne con grande impegno e capacità per un quadriennio dal 1996 al 2000. Ma non si può tacere dell’attività di scrittore e di pubblicista militante di Gioacchino, titolare della rubrica di critica musicale dell’ormai leggendario L’ORA di Palermo dal 1958 (aveva ventiquattro anni) al 1970. Innumerevoli i saggi su temi musicali volti soprattutto al melodramma (Lanza è autore fra l’altro di una “Guida al melodramma” in due volumi più volte ristampata da Mondadori nonché di un delizioso “Bellini” edito da Sellerio nel 2001). Impossibile dar conto dell’attività artistico musicale di Lanza Tomasi in tanti anni di impegno nel mondo della lirica e della musica sinfonica.
Ma c’è l’altro aspetto cui accennavamo all’inizio della vita intellettuale di Gioacchino che è quello che umanamente lo ha toccato e lo tocca più da vicino.
Gioacchino Lanza venne adottato poco più che ventenne da Giuseppe Tomasi di Lampedusa e da sua moglie Alessandra, solo pochi mesi prima la prematura morte dello scrittore (luglio 1957) il quale, come è noto, venne meno senza aver avuto la possibilità di assistere al grande successo del suo libro apparso per i tipi di Feltrinelli alla fine del 1958, vincitore del Premio Strega l’anno successivo, tradotto in tutto il mondo come uno dei maggiori successi letterari del Novecento italiano. Gioacchino Lanza Tomasi è stato in tutti questi anni geloso custode della memoria di Lampedusa stornando dall’autore polemiche grandi e piccole, non sempre benevole e contribuendo con altri importanti libri ad una migliore conoscenza del grande scrittore siciliano, in primo luogo con il Meridiano Mondadori che contiene l’opera omnia di Lampedusa, curato amorevolmente con la moglie Nicoletta Polo. Un’opera, “Il Gattopardo”, e il suo autore che finalmente fanno entrare la città di Palermo nell’Olimpo letterario siciliano, certamente ricchissimo ma contrassegnato da due punti di riferimento: il primo catanese e il secondo agrigentino. Se c’è un libro, un romanzo, maturato, pensato, scritto, letto e riletto a Palermo questo è il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e forse non sempre la cultura cittadina nelle sue varie articolazioni è stata pienamente consapevole di questa circostanza che può sembrare financo banale ma che va invece studiata, compresa e vissuta fino in fondo.
Sta anche qui una delle motivazioni di fondo di questo premio che ha l’ambizione di tentare un più stretto legame di Lampedusa con la città di Palermo e le sue espressioni culturali, come in questo caso generate dalla parte migliore della società civile. Gioacchino Lanza Tomasi ha scritto molto anche in questo versante con due bei volumi riccamente illustrati, entrambi editi da Enzo Sellerio rispettivamente nel 1998 (la Biografia per immagini di Giuseppe Tomasi di Lampedusa) e nel 2001 “I luoghi del Gattopardo”, poi riedito due anni dopo. Più di recente, nell’ottobre dell’anno scorso, è apparsa in lingua inglese per Alma Books una riscrittura della biografia per immagini che si avvale di recenti scoperte e di documenti venuti alla luce in questi ultimi anni sulla tormentata vicenda umana del Principe di Lampedusa. Ed è proprio di questo che Gioacchino Lanza Tomasi, il premiato della IX edizione della nostra manifestazione, ci parlerà nel salone della Storia Patria appositamente riaperto, fra l’altro nella ricorrenza dei cinquanta anni della prima proiezione del film di Luchino Visconti tratto dal romanzo, avvenuta a Roma il 27 marzo del 1963 e il giorno dopo a Palermo al Cinema Nazionale. (s.b.)
Premio 2005 - Salvatore Butera
Premio 2006 - Aldo Scimè
Premio 2007 - Jeanne Vibaek Pasqualino
Premio 2008 - Roberto Calandra
Premio 2009 - Elvira Giorgianni Sellerio
Premio 2010 - Nino Aquila
Premio 2011 - Bruno Caruso
Premio 2012 - Donatella Natoli
Il Segretario del Premio – Riccardo Agnello
Il Coordinatore del Forum delle Associazioni – Nino Vicari
Intervento del prof. Piero Violante, pubblicato su Segno n. 352 di febbraio 2014
A Gioacchino Lanza Tomasi il Premio delle Associazioni 2013, PER n. 38, gennaio-aprile 2014, pp. 36-37