Mercoledì, 13 Marzo 2013

Lo Stand Florio

 

In via Messina Marina c’è un piccolo gioiello del Liberty palermitano abbandonato al degrado e all’incuria.

Lo Stand Florio fu realizzato nel 1906 dalla nota famiglia imprenditrice su progetto di Ernesto Basile, negli anni in cui la borgata di Romagnolo (che deve il nome, già dal XVIII secolo, alla tenuta di Corradino Romagnolo, membro del Senato Palermitano) “conosceva il massimo impulso come località balneare, prima che l’interesse si volgesse verso la valorizzazione di Mondello”. L’edificio è stato realizzato solo in parte, poiché il progetto originale comprendeva un ampio Kursaal, un teatro per spettacoli all’aperto con vista sul mare. Venne utilizzato sino alla seconda guerra per le gare di tiro al piccione e sport acquatici; negli anni del conflitto fu destinato a magazzino per le truppe da sbarco, e quindi acquisito dal vicino Ospedale Buccheri La Ferla per farne un solarium. Successivamente divenne anche ristorante, sala giochi, e, dichiarato inagibile, ritrovo di gente malfamata.

Nel 1985 la Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Palermo intervenne con lavori che riportarono l’edificio alla fisionomia originaria che nel corso degli anni si era quasi perduta. Nel 1987 Salvare Palermo lanciò una raccolta di firme per la realizzazione di una villa al mare nel Foro Italico, in opposizione alla costruzione di un altro porto turistico.

Nel 1995, nell’ambito di “Palermo apre le porte. La scuola adotta un monumento”, l’edificio fu adottato dai bambini delle vicine scuole medie Milani e Franchetti. Negli anni a venire, qualche altra sporadica fruizione (come la mostra nel 1997 Romagnolo e dintorni: un itinerario della memoria per una nuova identità, o qualche spettacolo nei primi anni 2000), poi l’ipotesi non concretizzatasi di assegnazione al Comune di Palermo per dare sede agli uffici della II Circoscrizione.

Nel 2011 Legambiente Sicilia ha inserito il monumento nell’elenco “Sos Heritage” della “Sicilia che sta scomparendo”.

Nel 2012 lo Stand Florio è stato sequestrato su disposizione del gip e il Nucleo di tutela del patrimonio artistico della polizia municipale ha messo i sigilli all’edificio per lo stato di abbandono e degrado in cui versa da anni. Esso infatti è a rischio crollo per le infiltrazioni d’acqua che hanno minato la struttura della cupola e delle pareti. L’area circostante è diventata una discarica abusiva, con rifiuti di ogni genere come mobili, materassi, bottiglie, caldaie ed elettrodomestici, rottami di ferro, bombole di gas ed eternit e carcasse di animali.

Il 10 novembre Legambiente Sicilia, grazie anche alla ampia disponibilità del Comando del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico della Polizia Municipale, ha promosso un sit-in presso lo Stand e l’annesso giardino per sollecitare la destinazione del bene ad un uso pubblico e continuativo sottraendolo in tal modo ai danni dell’incuria.

Lo scorso 2 marzo il Circolo Legambiente "Francesco Lo Jacono" ha promosso una giornata di “pulizia straordinaria”. Numerosi volontari hanno aderito, pulendo e sgombrando lo Stand da quintali di rifiuti. È già previsto un altro appuntamento per ripulire il giardino, sabato 23 marzo alle ore 9,30. In seguito si organizzerà una bella festa di primavera. Ma urgono interventi di recupero prima che alcune parti dello stand cadano a pezzi, in modo da poter restituire questo gioiello ai cittadini.

Vedi: Un futuro per lo Stand Florio di Giuseppe Scuderi, in Per n. 35 gennaio-aprile 2013, pp. 38-40.

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