Lunedì, 26 Ottobre 2015

Lavori di “riconfigurazione filologica” del giardino del Villino Florio

Ci segnalano lavori di “riconfigurazione filologica” del giardino del Villino Florio, come da tabella dei lavori esposta. L’operazione, con il n.o. della Sovrintendenza, si è avviata con il taglio di alcuni alberi d’alto fusto, fatto che però ha messo in allarme i cittadini già provati dalla estesa eliminazione di alberi in una città in cui, dal tram al passante ferroviario alla metropolitana leggera alle rotonde ai sottopassaggi e sovrappassi, ogni grande o piccola opera pretende sacrifici di alberi e verde.
Poiché le strade e i giardini si vanno desertificando a vista d’occhio, ci si chiede: era proprio indispensabile, opportuna, prioritaria, è stata valutata su basi documentarie inoppugnabili e perseguibili, questa riconfigurazione filologica? L’edificio correva rischi a causa di radici o rami invadenti, che si è reso necessario eliminare? Perché allora non mostrare il progetto con tempi e modi della riconfigurazione che verrà, la relazione illustrativa, i costi, gli obiettivi e le finalità di una operazione, che al momento sembra piuttosto allineata con la sparizione piuttosto che con la riconfigurazione del verde? Ci saranno risposte, a queste ed altre domande che sorgono spontanee ad ogni taglio di albero in città? (R.P)

 

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