Giovedì, 07 Gennaio 2021

Lettera a Lina Bellanca

Palermo, 4 gennaio 2021
All’arch. Lina Bellanca
Già soprintendente

 


Cara Lina
A nome delle associazioni, Fondazione Salvare Palermo e Italia Nostra (sezione Palermo), che rappresentiamo, sentiamo l’esigenza e la voglia di scriverti poche righe, come è giusto che si faccia dopo tanti anni di attività ‘in parallelo’ per i nostri amati monumenti, obiettivo del nostro comune lavoro, ovviamente nei modi diversi delle nostre appartenenze. Diverse sono le cose che vorremmo esprimere, anche a nome dei nostri soci, tecnici di Soprintendenza e non, dei tanti che partecipano alle nostre iniziative, e di chi, operando nell’ambito dei beni culturali si è dovuto incontrare con l’istituzione da te diretta.
Ma cominciamo con le associazioni, ringraziandoti per la totale disponibilità sempre dimostrata nell’offrire il tuo prezioso contributo in occasione degli eventi e delle attività via via organizzate: visite guidate, presentazione di libri, restauri effettuati, appelli culturali. In ognuno di essi abbiamo potuto apprezzare la tua correttezza istituzionale, professionale e intellettuale, e il tuo impegno partecipativo, nonostante il tuo carico di lavoro estremamente pesante, che hai sostenuto con abnegazione e passione in tutto il tuo percorso da funzionario a Soprintendente. Un lavoro ‘a tutto tondo’ che tu, come noi, sappiamo bene non possa esercitarsi soltanto all’interno dell’istituzione a cui si appartiene, ma che deve partecipare con la comunità per accrescere un comune innalzamento delle sensibilità verso il patrimonio, che è per sua natura, molto complesso.
I ‘martedì della Soprintendenza’, improntati al confronto dialettico con l’Ordine degli Architetti, con le associazioni, con l’Università, sono stati un’utile occasione di formazione comune e una chiara testimonianza di questa apertura dialogica.
E di dialogo sicuramente dobbiamo parlare nei tuoi rapporti con i colleghi, interni ed esterni, docenti e liberi professionisti, nell’attività di approvazione e/o condivisione di progetti, in cui hai sempre dimostrato, per le tue salde competenze e capacità di ‘architetto militante’, una serenità di giudizio e la volontà di ‘fare e far fare’, comunque.

In questo modo hai dimostrato che può esistere una Soprintendenza non chiusa nello stereotipo di un ente bloccante e nemico, contro cui ‘scontrarsi’ ma, invece, parte attiva di sinergie istituzionali che, come associazioni, noi riteniamo essenziali per costruire una sana e condivisa politica sui beni culturali.
Questo è quello che chiediamo, con i nostri soci, alle forze governative per una reale valorizzazione dei nostri beni culturali in Sicilia che a tutt’oggi, e nel disagio causato dall’attuale pandemia, si riconfermano patrimonio spirituale e civile identitario di tutti e prioritaria occasione di crescita e promozione sociale ed economica per l’isola.
A te auguriamo un meritato riposo, sicuri di ritrovarti, in altre vesti, nelle nostre comuni attività.

Renata Prescia
presidente della
Fondazione Salvare Palermo
 
Adriana Chirco
presidente di
Italia Nostra – sezione Palermo

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