PER n.30
maggio-agosto 2011
Fin dalla sua fondazione, nel 1927, il Museo Diocesano di Palermo è stato investito della missione di tutela, salvaguardia e valorizzazione delle opere d'arte sacra della Diocesi. ...
Tra leggende, nomi e soprannomi di cui erano condite una volta le discussioni e i cui significati metaforici erano capiti al volo perchè patrimonio di tutti, c'era anche il richiamo alla saggezza tramandata con proverbi e poesie popolari. ...
L'ingresso dell'imponente palazzo Monteleone si trovava al civico n. 53 di via Olivella, oggi via Monteleone, in corrispondenza di piazza Monteleone. Gli edifici residenziali, allineati per oltre 160 metri, si sviluppavano attorno a due cortili interni collegati alla corte principale; ...
Solo l'effettiva convergenza di intenti tra diverse istituzioni cittadine ha reso possibile la realizzazione di quello che, certamente, può considerarsi uno degli interventi più significativi - e certamente tra i più simbolici per la storia di Palermo - realizzati negli ultimi decenni all'interno del suo centro storico. ...
Quando Francesco Bagnasco andava furtivamente affiggendo, sui muri delle strade e dei vicoli di Palermo, gli "AVVISI" che aveva appena fatto stampare, non avrebbe mai immaginato di che entità sarebbero state le conseguenze non solamente locali, ma addirittura estese a tutta l'Europa, di quella irriverente provocazione da lui formulata. ...
L'evoluzione dei costumi e le trasformazioni del modus vivendi da una parte, la voglia di rivalsa dei ceti alto borghesi nei confronti dell'aristocrazia dall'altra, portano a cavallo tra Otto e Novecento alla nascita di una nuova tipologia edilizia, quella del palazzo pluripiano con alloggi da pigione, diffusasi rapidamente in tutta Europa, sull'esempio degli immeubles de rapport realizzati a Parigi nella seconda metà dell'Ottocento, anche grazie a i sempre maggiori favori e consensi registrati nelle pubblicazioni a carattere pratico-normativo e nella manualistica dell'epoca. ...
La storia industriale di Palermo trova preziose testimonianze nella presenza, ancora oggi consistente, di fabbriche, più reperti d'archeologia industriale che organismi ancora vitali, che sopravvivono sul territorio nonostante il degrado causato dall'abbandono della maggior parte e l'appetibilità dei siti per sfruttamenti, ben più intensi, dei volumi esistenti. ...
Pochi sanno che ad Aubagne, nel sud della Francia, si svolge annualmente una particolare rassegna che dà spazio ad artisti che vivono la loro professione in condizione di marginalità comunicativa: il "Festival International d'Art Singulier". ...
Nel 1566 il Concilio di Trento stabilì quali dovessero essere i materiali, i colori, la simbologia dell'iconologia cristiana; l'artista palermitano Luigi Arini si attiene tuttora scrupolosamente ai canoni tridentini per le sue figure in cera. ...
E' indubbio che nel panorama architettonico palermitano del dopoguerra, il Palazzo Enel di Giuseppe Samonà costituisca la punta di diamante di un tessuto edilizio nel complesso anonimo con pochissime opere di dignitosa qualità. ...
Abbiamo rivolto all'assessore al centro storico, professore Maurizio Carta, alcune domande sui temi caldi della "idea della città" che la politica comunale prefigura, tra quelli di sua pertinenza che coincidono, in parecchi casi, con quelli che la Fondazione tratta con insistenza con i mezzi di cui dispone. ...
Diecimila visitatori durante le Giornate di Primavera del Fai hanno visitato la Favara, il palazzo e il parco realizzato negli anni tra il 1130 e il 1150 da Ruggero II. ...
Il libro che la Fondazione Salvare Palermo ha voluto dedicare ad Enrico Calandra e ai suoi scritti di architettura colma un vuoto nella storiografia del primo Novecento e della Sicilia: un "vuoto" che il prof. Roberto Calandra, figlio di Enrico, ha affidato alle cure e all'autentica passione di due giovani, ma già esperti, storici dell'architettura, Paola Barbera e Matteo Iannello.