PER n.24
maggio-agosto 2009
Ancora una volta abbiamo appreso dagli organi di informazione di crolli in un palazzo storico della città. Ma questa volta non di residenza privata si tratta, la cui incuria potrebbe essere imputata ai proprietari, bensì di un edificio pubblico di particolare rilevanza anche politica, il Palazzo delle Aquile, simbolo da settecento anni della municipalità palermitana. ...
Palermo industriale, negli anni della Belle Époque, ha un nome riccorente, quello dei Florio, la famiglia di imprenditori di origine calabrese che fu protagonista in Sicilia della nascita di un vero impero economico che si espresse in una miriade di attività commerciali ed industriali. ...
Ho scritto questa breve memoria alcuni anni fa sull'impeto del ritrovamento di un quadro che era appertenuto alla mia famiglia. ...
Gli anni bui del '43-'44: l'onda lunga del razzismo imperversava in Europa, i tedeschi avevano occupato l'Italia settentrionale, mentre in Sicilia dopo lo sbarco alleato cominciavano ad arrivare i perseguitati razziali. ...
Nelle adiacenze della centrale piazza Politeama è ubicato uno storico complesso edilizio che oggi versa in condizioni tali da risultare, agli occhi dei più, irriconoscibile: il Regio Ospizio di Beneficenza progettato da Carlo Giachery nel 1854 con i suoi, più o meno coerenti, successivi ampliamenti e le sue menomazioni...
Diversamente da quanto ritenuto anche in tempi recenti, e sempre con maggiore chiarezza, è oggi emerso che il gusto per la cineseria a Palermo, o per meglio dire per l'esotismo indifferenziato, non risale alla Reale Palazzina Cinese nel parco della Favorita (dal 1790) ma a molti anni prima. ...
Gli spazi di territorio del nostro paese dai quali scrittori e poeti hanno tratto suggestivi ispirazioni per le loro opere continuano, per secoli, a trascinare dalle pagine e dai righi dei libri, creando luoghi ideali nella mente: perchè quando ciò che è scritto ha vera forza letteraria conserva il potere di risuscitare per lunghissimo tempo le esperienze visive ed emozionali d'uno scrittore. ...
Cosa c'è di più siciliano del "carretto siciliano"? Eppure la sua storia è durata appena un secolo. Una tradizione, originatasi a partire dalla seconda metà del sec. XIX, che tende a scomparire inesorabilmente insieme a tante altre, a causa dell'avvento dei mezzi di trasporto a motore; sicchè già nella metà del sec. XX la richiesta di carretti dipinti si era quasi del tutto esaurita. ...
Ciò che mi affascina di più è la possibilità imprevedibile: basta una nuvola, un po' di vento e ogni momento presenta una situazione differente...
Quella parte del Mandamento Castellammare, compresa fra il corso Vittorio Emanuele e via Roma, piazza San Domenico, via Meli e via Cala, per i palermitani è la "Vucciria", espressione popolare che ricorda il vociare dei venditori della Bocceria, francesismo che sta per Mercato della carne. ...
L'Abbazia benedettina di San Martino, secondo la tradizione popolare, fu voluta da Papa Gregorio Magno. Ma documenti certi sono datati 1347, quando un gruppo di monaci benedettini provenienti da Catania, su invito dell'Arcivescovo di Monreale Monsignor Emanuele Spinola, si stabilì nel feudo di San Martino messo a disposizione dal presule della cittadina normanna. ...
Da diversi anni, ormai, tre o quattro almeno, in materia di conservazione e tutela di monumenti, musei, opere d'arte e beni culturali in genere, non si può più parlare di normali problematiche o anche dialettiche, correlate tra le varie materie e i vari settori afferenti allo sviluppo della regione e al bene collettivo. Ma si deve parlare, piuttosto, di situazioni abnormi e di emergenze vere e proprie...
La mostra organizzata a Palazzo Riso "Sicilia 1968/2008, lo spirito del tempo", inserita nell'ambito del progetto 5venti con cui già l'anno scorso ha iniziato la sua attività diffusa nel territorio, inaugura l'apertura ufficiale della sede espositiva del Museo Regionale d'Arte Contemporanea. ...
C'è ormai quasi ritegno a dire "società civile", come se fosse espressione usurata, neppure più tanto convincente ai fini di un ruolo, di una funzione e, perchè no, del compito che essa stessa si affida. Ed è un vero peccato oltre che un grosso rischio. ...