PER n.23

PER n.23

gennaio-aprile 2009

Andrà in giro per il mondo con questo nome - conferitogli tanto appropriatamente da Gaetano Gullo direttore della Biblioteca Centrale della Regione Siciliana - e quest'anno riscuoterà l'ammirazione di migliaia di visitatori e dei più grandi esperti di cartografia antiquaria...

Ad angolo tra le vie Siracusa e Villafranca, la casa costruita per la sua famiglia da Ernesto Basile (1857-1932), staccandosi dai consueti schemi tipologici, si attesta lungo i margini dell'isolato dando vita ad un articolato e complesso sistema di rapporti tra strada, edificio e giardino...

Erano le 5,20 del 28 dicembre 1908, l'alba di un'uggiosa giornata d'inverno, quando la terra cominciò a tremare e continuò per più di trenta lunghi secondi; al terremoto seguì un terribile maremoto con onde alte oltre sette metri: pareva che il fondo del mare si stesse rivoltando. Non rimase nulla della ridente cittadina di Messina, se non distruzione e morte. ...

A Messina e a Reggio Calabria la fredda e livida alba del 28 dicembre del 1908 si posò su un paesaggio tragicamente sconvolto. Due fiorenti città accomunate dal mare ma accomunate dal medesimo tragico destino...

Pur risiedendo presso il palazzo in Piazza Pretoria ancora nel 1829, Domenico Lo Faso e Pietrasanta Duca di Serradifalco aveva manifestato interesse per la tenuta dell'Olivuzza già da un decennio, promuovendo interventi per il "decoro" della casina annessa contestualmente ai primi tentativi di riorganizzazione dell'impianto del giardino. ...

Il Molo nord del nuovo porto fu edificato tra il 1567 ed il 1590 e fu considerato l'ottava meraviglia del mondo per arditezza ingegneristica. ...

"Sciare" evoca, nell'italiano medio, il movimento (lento o veloce) di persone su piste di neve, sullo sfondo di paesaggi freddi e alpini. Lo stesso nome però, non più verbo all'infinito ma sostantivo femminile plurale è utilizzato per indicare, specie nella zona fra Marsala e Mazara, le distese piatte di suoli poveri e rocce (calcarenitiche) affioranti, con praticelli effimeri più o meno costellati di palme nane e altri cespugli bassi. ...

I castelli regi completano il quadro dell'architettura fortificata in Sicilia. A differenza dei castelli del palermitano, che sono prevalentemente feudali, i castelli regi si trovano in gran parte nella Sicilia orientale, e risalgono all'epoca sveva. ...

Che Palermo abbia un vasto repertorio di opere da salvare è un dato ormai consolidato nella coscienza collettiva; basta guardarsi intorno e non c'è edificio o parte di città il cui stato di abbandono e degrado si aggravi nel tempo sotto gli occhi di tutti. ...

Gli ebrei furono presenti in Sicilia fin dai primi secoli dell'era cristiana; fino all'espulsione del 1492 per lunghi secoli vissero quasi del tutto indisturbati sull'isola. ...

I due dipinti si trovano attualmente nella controfacciata del portale centrale della chiesa di San Domenico. Le fonti ottocentesche ricordano la tela raffigurante l'Angelo custode posta nella quinta cappella della navata destra e la citano come opera del "cavaliere Vito D'Anna". Riguardo all'altro dipinto, raffigurante l'Elemosina di un santo domenicano esso non è menzionato. ...

Sono all'incirca 2.000. Poco più poco meno. Quasi duemila libri disposti in ordinate sezioni di economia politica e società. Con una divisione che supera i canoni filologici, scelta ad hoc per «non separare ma unire in un rapporto unitario i campi scientifici, connettendoli». La biblioteca di quartiere dello Zetalab, il centro sociale di via Arrigo Boito, nasce alcuni anni fa, dopo la generosa donazione di un pensionato, amante della lettura, con libri di letteratura e soprattutto saggistica. ...

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